OTTOBRE…IMPRESSIONI

sul prato tra gli ulivi, ph MGP
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Nell’aria tacita del primo mattino i suoni pervengono come la luce che, placida e tranquilla, inonda le piante del mio giardino. Mi giunge la voce di alcuni ciclisti che percorrono la strada provinciale di là dal mio giardino, di là dalla masseria confinante. Conversano tra loro a voce alta mentre pedalano senza fretta.

Una tortora, posata sul muretto di fronte, alletta il suo compagno poco più in là.

Son lieta di essere vita, di essere me come sono, di avere l’età che ora ho. E’ proprio un bel periodo dell’esistenza quest’età. Hai modo di riflettere e penetrare l’essenza di ciò che ti circonda. Apprezzi e restituisci valore ad ogni minimo gesto e ripensando al passato t’accorgi, spesso, di aver sprecato il tuo tempo per confuse lagnanze, per parole rimuginate e mai dette che hanno causato travisamenti, livori.

E’ davvero bella questa stagione della vita: regala silenzi smaltati di colori vivaci, parole dettate dalla consapevolezza del tuo essere quello che sei divenuta nella luce che tranquilla continua a filtrare sempre più vivida tra le fronde degli ulivi e insistente m’invoglia ad uscire dalla penombra per farmi godere di questo mattino ottobrino.mgp

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Pubblicato da Maria Grazia Presicce

Maria grazia Presicce vive a Lecce. Artista e autrice di libri di Narrativa per l’infanzia adottati nelle scuole. Scrive su diversi quotidiani e riviste locali. Si occupa di tradizione e ricerca sul territorio. E’ socia della Fondazione Terra D’Otranto che si occupa di Cultura Arte e Tradizioni in terra d’Otranto e nel Salento. ( www.Fondazioneterradotranto.it) Ha pubblicato una ricerca svolta all’interno dell’IBAM ( Istituto per i beni archeologici e monumentali) di Lecce del CNR (Consiglio Nazionale delle ricerche ) : “ L’arte della tessitura Nel Salento l’industria tessile casalinga tra memoria, conservazione e valorizzazione ” di Antonio Monte e Maria Grazia Presicce, CRACE edizioni. Ultima pubblicazione " CCE SSI MANGIA CRAI A DONNAMENGA" EDITRICE MILELLA, LECCE. Il racconto è ambientato a Donna Menga una masseria fortificata dell’Arneo importante territorio salentino dal punto di vista ambientale e luogo di vita contadina ricca di esperienze e valori sociali del ‘900.

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