Nell’aria tacita del primo mattino i suoni pervengono come la luce che, placida e tranquilla, inonda le piante del mio giardino. Mi giunge la voce di alcuni ciclisti che percorrono la strada provinciale di là dal mio giardino, di là dalla masseria confinante. Conversano tra loro a voce alta mentre pedalano senza fretta.
Una tortora, posata sul muretto di fronte, alletta il suo compagno poco più in là.
Son lieta di essere vita, di essere me come sono, di avere l’età che ora ho. E’ proprio un bel periodo dell’esistenza quest’età. Hai modo di riflettere e penetrare l’essenza di ciò che ti circonda. Apprezzi e restituisci valore ad ogni minimo gesto e ripensando al passato t’accorgi, spesso, di aver sprecato il tuo tempo per confuse lagnanze, per parole rimuginate e mai dette che hanno causato travisamenti, livori.
E’ davvero bella questa stagione della vita: regala silenzi smaltati di colori vivaci, parole dettate dalla consapevolezza del tuo essere quello che sei divenuta nella luce che tranquilla continua a filtrare sempre più vivida tra le fronde degli ulivi e insistente m’invoglia ad uscire dalla penombra per farmi godere di questo mattino ottobrino.mgp