In chi riporre fiducia oggi?

Bullismo da google
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    In me boato che squarcia il cielo e vorrei urlare questa rabbia che m’avvolge e sconvolge; urlare lo sgomento per tante brutalità e crudeltà che si compiono su esseri indifesi e vittime innocenti…vorrei vorrei vorrei…e intanto graffio questo foglio, e muta grido in me mentre chissà quanti atti efferati si consumano su creature fragili, innocenti anime senza voce e senza difesa.

   Sono sconvolta, amareggiata dagli episodi di stupro e violenza che di continuo accadono. Il cuore si blocca e lo sguardo s’annebbia quando sono commessi da ragazzini adolescenti sulle loro compagne di scuola o amiche. Ragazzini abituati ad avere tutto con facilità e non ammettono un rifiuto.

   Ma… in chi rimettere fiducia oggigiorno …di chi fidarsi? E’ un interrogativo che martella e non riesco a trovare risposta.

   Ricordo che da ragazzina dai compagni mi sentivo protetta e anche dagli amici, dai vicini di casa, dagli zii…e oggi? Cosa sta accadendo? come ha potuto questa società trasformare i ragazzini in mostri?

    La moderna società, pare aver perso davvero “la tramontana” e smarrito la retta via dei valori.

   Nessuna buona stella guida più o, forse, non si ha più né il tempo, né la voglia di rivolgere lo sguardo al cielo, osservare le stelle e cercare tra tutte la nostra buona stella. Il cielo non attira più, ci sono altri interessi e altri svaghi e così si è oscurata la consapevolezza e la voce della coscienza. Che peccato!

   Quella vocina è divenuta muta, non guida più, l’abbiamo zittita, costretta al silenzio.

   Dopo che l’infamia è scoperta…si cercano colpe, si fanno domande tra tavole rotonde e dibattiti; s’imputa ora l’uno, ora l’altro, ora la società. Troppo comodo e come spesso accade troppe parole e pochi fatti! E, purtroppo si continua a blaterare per giorni e giorni…

   Ma, cari tutti, proviamo ad analizzare, a riflettere …non vi sembra che la colpa maggiore è proprio di noi genitori e della famiglia? Siamo noi che abbiamo donato la vita ai nostri figli e quindi è nostro dovere essere prima di tutto educatori e stabilire regole…regole e buon esempio prima di tutto! La famiglia…i genitori dovrebbero trasmettere nel cuore dei ragazzi il senso del rispetto e dare voce e impulsi alla loro coscienza.

   Si incolpa la scuola e la società…troppo comodo lavarsi la coscienza in questo modo senza interrogarci e renderci conto dei nostri comportamenti prima di accusare altre figure e proteggere i nostri ragazzi anche quando hanno torto.

   Purtroppo siamo divenuti troppo tolleranti alimentando il permissivismo, concedendo ampia libertà da farla sfociare in “libertagine”, colmato “il vuoto dell’avere” perché tutti gli altri avevano, abbiamo dato anche quando non potevamo quello che “noi non avevamo avuto” colmando così i nostri sensi di colpa ed alimentando in loro la smodatezza.

   Siamo stati genitori difensori, purtroppo, anche degli errori dei nostri pargoli … difensori davanti agli insegnanti, catechisti, educatori sminuendo la loro autorevolezza e anche la nostra purtroppo!

   Ecco cosa abbiamo creato col nostro buonismo; volevamo essere all’avanguardia, diversi dai nostri genitori e migliori di loro… pensate che ci siamo riusciti?

   I nostri ragazzi oggigiorno sono disorientati, non capiscono più cosa sia male e cosa è bene, non distinguono il lecito dall’illecito, sembra loro tutto consentito, danno tutto per scontato.

   Ragazzini che stuprano una ragazzina per un cellulare e ragazzine che si vendono per una carica del telefonino, compagni che minacciano i compagni, che filmano i loro atti crudeli sui più deboli….vi sembra mondo civile questo? Vi sembra che abbiamo fatto il nostro dovere di adulti responsabili?

   Poniamoci una mano sulla coscienza, su quel pezzetto di coscienza che ancora grida in noi e ascoltiamola e facciamo un “mea culpa profondo” e prima di accusare la società e la scuola, ognuno cominci nel proprio piccolo a compiere il suo dovere e, può darsi, che al nostro piccolo dovere se ne aggiunga un altro e poi un altro ancora, fino a divenire grido unanime che induce al rispetto questa gioventù…questa nuona società, che alla fine siamo anche ancora NOI e sempre e solo NOI adulti a formare e dare l’esempio ai nostri ragazzi.

   Forse siamo ancora in tempo a porre un freno e provare a modificare qualcosa per dare il senso giusto alla vita e speranza a questo mondo e, prima di tutto, ai nostri ragazzi.

Pubblicato da Maria Grazia Presicce

Maria grazia Presicce vive a Lecce. Artista e autrice di libri di Narrativa per l’infanzia adottati nelle scuole. Scrive su diversi quotidiani e riviste locali. Si occupa di tradizione e ricerca sul territorio. E’ socia della Fondazione Terra D’Otranto che si occupa di Cultura Arte e Tradizioni in terra d’Otranto e nel Salento. ( www.Fondazioneterradotranto.it) Ha pubblicato una ricerca svolta all’interno dell’IBAM ( Istituto per i beni archeologici e monumentali) di Lecce del CNR (Consiglio Nazionale delle ricerche ) : “ L’arte della tessitura Nel Salento l’industria tessile casalinga tra memoria, conservazione e valorizzazione ” di Antonio Monte e Maria Grazia Presicce, CRACE edizioni. Ultima pubblicazione " CCE SSI MANGIA CRAI A DONNAMENGA" EDITRICE MILELLA, LECCE. Il racconto è ambientato a Donna Menga una masseria fortificata dell’Arneo importante territorio salentino dal punto di vista ambientale e luogo di vita contadina ricca di esperienze e valori sociali del ‘900.

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