I tappeti per gli angeli di nonna Tittì    

NONNA TITTì PH MGP
PARCO PALUDE DEL CAPITANO NARDò LECCE PH MGP

Cera una volta una nonna di tanti bambini: si chiamava Titti.

Nonna Tittì era la nonna di Paolo Francesca Caterina Elisa Laura Mario Gloria Stefano Serena Marco Luca e dopo diventò anche  bisnonna di Lorenzo Martina Adele  Elia Sofia Alessandro ma, nonna Tittì, oltre nonna dei suoi nipotini, era davvero la nonna di tutti: grandi e piccini!

Abitava in campagna nella sua masseria immersa in una natura stupenda tra cielo mare e terra.

Nonna Tittì adorava la sua casa, la natura che la circondava e prima di tutto amava i   fiori che curava con tanto amore. Il suo passatempo preferito, però, era raggomitolare fili di tutti i colori per poi intrecciarli realizzando tappeti variopinti e regalarli lieta a chi andava semplicemente a trovarla e porgerle un saluto.

Poneva in un cesto gomitoli di tinte diverse, poi li riuniva in un solo, grosso, filo, raggomitolandoli in una grande cocula (gomitolo), cosicché la stanza dove soleva trattenersi durante il giorno, seduta sulla sua “poltrona-trono” accanto al tavolo, era inondata da enormi cocule multicolori.

Dopo averne ottenute tante di tonalità differenti, cominciava a sferruzzare con l’uncinetto ideando tappeti, tanti tappeti, uno diverso dall’altro.

Ne realizzava davvero molti tappeti colorati nonna Tittì!

Da quando, poi, non poté più camminare e dedicarsi anche ai suoi fiori, trascorreva il suo tempo unicamente ad inventarsi tappeti e tappetini di ogni foggia che regalava lieta a figli, nipotini, parenti e a tutti gli amici.

Non c’era nessuno che andasse via dalla sua casa senza un tappetino arcobaleno!

Lei era felice di donarlo, raccomandando di usarlo e ricordarsi di lei.

Ebbene, i tappeti di nonna Tittì sono realmente in giro per il mondo, perché lei li ha regalati anche a turisti italiani e stranieri che, in estate, numerosi passavano dalla sua fattoria e vedendola sferruzzare paziente all’ombra del suo gazebo, ammiravano curiosi il suo fare.

Le piaceva donare “ agli angeli che passavano”, diceva lei, sperando così di farli felici, ed ora che è volata in cielo, sicuramente  sta continuando il suo sferruzzare per donare i suoi tappeti arcobaleno a tutti gli angeli che in cielo la circondano e che in coro le dicono “grazie”!    mgp

PARCO PALUDE DEL CAPITANO NARDò LECCE PH MGP

IL PANTANO, PARCO PALUDE DEL CAPITANO NARDO’ LECCE, PH MGP

 

 

 

 

Pubblicato da Maria Grazia Presicce

Maria grazia Presicce vive a Lecce. Artista e autrice di libri di Narrativa per l’infanzia adottati nelle scuole. Scrive su diversi quotidiani e riviste locali. Si occupa di tradizione e ricerca sul territorio. E’ socia della Fondazione Terra D’Otranto che si occupa di Cultura Arte e Tradizioni in terra d’Otranto e nel Salento. ( www.Fondazioneterradotranto.it) Ha pubblicato una ricerca svolta all’interno dell’IBAM ( Istituto per i beni archeologici e monumentali) di Lecce del CNR (Consiglio Nazionale delle ricerche ) : “ L’arte della tessitura Nel Salento l’industria tessile casalinga tra memoria, conservazione e valorizzazione ” di Antonio Monte e Maria Grazia Presicce, CRACE edizioni. Ultima pubblicazione " CCE SSI MANGIA CRAI A DONNAMENGA" EDITRICE MILELLA, LECCE. Il racconto è ambientato a Donna Menga una masseria fortificata dell’Arneo importante territorio salentino dal punto di vista ambientale e luogo di vita contadina ricca di esperienze e valori sociali del ‘900.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.