NUVOLA: il gattino venuto dalla pioggia

 

YURJ PH MGP

   C’era una volta una bambina che abitava in una casetta alla periferia di una cittadina: si chiamava Sofia.

    Non aveva molti amici Sofia perché le altre case erano lontane dalla sua e d’inverno, col brutto tempo, non era facile muoversi. Soprattutto quando pioveva non poteva nemmeno uscire in giardino e, costretta  a stare in casa,  le ore davvero non passavano mai!

Era proprio una giornata uggiosa e piovigginosa quando Sofia mugugnò

   – Uffa! Mamma…che noia! Non so che fare. Ma quando finisce di piovere?

Mamma le sorrise, poi

    – Vorresti andare fuori lo so…ma la pioggia fa bene alla natura, tutte le piante hanno bisogno di bere per crescere… proprio come te! Però, cara la mia Sofia, anche con la pioggia e il vento puoi divertirti …

   – E come mi diverto se continua a piovere?

   Sorrise la mamma e, prendendola per mano, si avvicinarono alla finestra

    – Lo sapevi che si può giocare con le nuvole e il vento? Vedi come fuggono le nuvole in cielo! Non sembra che si rincorrano per raggiungere in fretta luoghi ridenti di sole?

    Sofia guardò quel cielo senza colori, piovigginoso e ventoso che comunque regalava uno spettacolo magnifico! Erano tantissime le nuvole che galoppavano in girotondi di forme  bizzarre!

– Sembrano davvero giocare a rincorrersi e far capitomboli…che bello!

Nella corsa alcune si abbracciavano, poi si sparpagliavano riprendendo la corsa

   – Forse davvero corrono incontro al sole nascosto nella pioggia!

   Incantata da quello spettacolo Sofia immaginò di stare tra loro e giocare a nascondino…certo lo spazio lassù non mancava! E mentre le nuvole galoppavano rapide spinte dal vento e tutto il cielo era in marcia continua, la piccola Sofia si lasciò dondolare su un nuvolone e poi su un lembo leggero e cominciò il suo viaggio con loro sul cielo grigio e piovoso che le regalava uno spettacolo   sorprendente.

   – Che bello! Quante amichette hanno le nuvole! Ma ora anch’io sono loro amica…vero mamma?  Mi sembra di  andare anch’io lontano lontano!

Il vento intanto si era alzato e le nuvole accelerarono la corsa nella pioggia battente. Improvvisamente Sofia avvertì un gemito. Immaginò fosse il vento. Rimase immobile, quel gemito le giunse più chiaro

   – Mamma vieni ! – chiamò – c’è qualcuno fuori.

   – Ma no Sofia impossibile… Sarà il fruscio del vento tra i cespugli – tranquillizzò la mamma.

   Sofia tese ancora l’orecchio e nel vento il flebile lamento tornò. Lei allora salì sulla sedia per guardare meglio

   – Mamma mamma corri fuori c’è un gattino che miagola! – urlò.

La mamma si avvicinò – Hai ragione, è proprio il miagolio di un gattino. Poverino sarà tutto bagnato.

   – Prendiamolo! Chissà com’è impaurito!

   Fradicio e tremante il poveretto si lasciò prendere facilmente. Lo avvolsero in un panno, lo rifocillarono col latte che il poverino ingollò tremolante.

   – E’ proprio affamato…che tenero vero mamma?

   Sfamato e asciutto era proprio un bel gattino bianco e nero, anche se pelle e ossa e malaticcio. Era conciato proprio male e continuava a tremare.

   -Ti prego mamma fa qualcosa… – implorò Sofia.

   Fu sistemato in una scatola e avvolto in un panno di lana. La mamma cercò tra i farmaci di Sofia qualcosa da somministrarli in minima dose. Sciolse un pezzettino di pasticca e con una siringa, senza l’ago naturalmente! la spruzzò nella bocca del micetto. Sofia lo volle accanto al suo lettino

   – Così lo guardo e sto attenta che stia bene.

   Il gattino quieto quieto e al calduccio non gemeva più…ma gli occhi erano sempre chiusi. Sofia preoccupatissima dimenticò il cielo la pioggia e le nuvole per vigilare il nuovo ospite.

   – Lascialo tranquillo – consigliò mamma – vedrai che pian piano si riprenderà.

   Sofia non vedeva l’ora che arrivasse papà – non dirgli niente mamma, pregò – voglio fargli una sorpresa.

   Appena giunse, infatti, lo prese per mano e

    – Guarda papà cosa abbiamo trovato oggi nel giardino!

   Papà rimase perplesso poi

   – Meno male che l’avete salvato… Poverino! Speriamo che possa guarire.

   La gioia di Sofia era al completo, aveva un amichetto e anche papà pareva averlo accolto.

   Nei giorni seguenti Sofia non s’accorse davvero delle ore che trascorrevano accorta com’era ad accudire il gattino che, nonostante le cure amorevoli pareva non migliorare.

   Dopo alcuni giorni, finalmente, un mattino aprì gli occhietti, Sofia l’accarezzò e s’accorse che la copertina era bagnata

   – Mamma ha fatto la pipì!

   – Buon segno!- rassicurò la mamma – le cure cominciano a fare effetto.

Il gattino si lasciò ripulire e, rimesso al calduccio, di tanto in tanto apriva gli occhietti e guardava Sofia. Era dolcissimo…pareva volesse ringraziarla di tanta premurosa attenzione!

Un mattino però appena sveglia, come al solito guardò nella scatola e

   – Mamma! – Urlò – il gattino non c’è più, è andato via!

   – Non è possibile – rassicurò mamma- le porte son tutte chiuse… sicuramente sta meglio ed ha voluto fare un giro per casa.

   Lo trovarono infatti nel vaso di una pianta in soggiorno intento a scavare nella terra.

   – Vedi un po’ dove è andata a fare i bisognini! – mamma sorrise – vuol dire che sta proprio guarendo se è riuscito ad arrivare fin qui e saltare nel vaso! Bisognerà sistemarli una cassetta con la sabbia e indicarle che quello è il suo bagno.

   Sofia prese in braccio il micino – mamma ora che sta guarendo potrò tenerlo vero?

– Sì sì,… ne abbiamo parlato e lui è d’accordo. Ora, però, devi dargli un nome. È una femminuccia ha detto papà.

E Sofia subito – La chiamerò Nuvola allora – è guardando le nuvole che l’ho trovata. Me l’ hanno portata le nuvole quest’amichetta…- sussurrò  carezzandola.

   Col tempo Nuvola guarì completamente e divenne davvero una bella gattina giocherellona, affettuosa e coccolona…tanto coccolona!

    In compagnia di Nuvola, il tempo per Sofia trascorreva allegramente, divertendosi con la sua Nuvoletta che le riempiva le giornate di gioia e tanto tanto affetto!

Pubblicato da Maria Grazia Presicce

Maria grazia Presicce vive a Lecce. Artista e autrice di libri di Narrativa per l’infanzia adottati nelle scuole. Scrive su diversi quotidiani e riviste locali. Si occupa di tradizione e ricerca sul territorio. E’ socia della Fondazione Terra D’Otranto che si occupa di Cultura Arte e Tradizioni in terra d’Otranto e nel Salento. ( www.Fondazioneterradotranto.it) Ha pubblicato una ricerca svolta all’interno dell’IBAM ( Istituto per i beni archeologici e monumentali) di Lecce del CNR (Consiglio Nazionale delle ricerche ) : “ L’arte della tessitura Nel Salento l’industria tessile casalinga tra memoria, conservazione e valorizzazione ” di Antonio Monte e Maria Grazia Presicce, CRACE edizioni. Ultima pubblicazione " CCE SSI MANGIA CRAI A DONNAMENGA" EDITRICE MILELLA, LECCE. Il racconto è ambientato a Donna Menga una masseria fortificata dell’Arneo importante territorio salentino dal punto di vista ambientale e luogo di vita contadina ricca di esperienze e valori sociali del ‘900.

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