da ” emozioni tra gli ulivi” di M.Grazia Presicce
[…] Hai perso prestigio lo so e ti sembri pagliaccio in un circo tu, che sei stato nei secoli colonna portante di antica civiltà che ti ammirava e rispettava…Non ti senti più considerato da quest’uomo moderno e…purtroppo torto certo non hai.”
Il tuo sguardo mesto pare dirmi che tanta voglia di vivere, per questi umani spuri, non l’hai più.
“A che servo oramai?”- Le tue fronde bisbigliano -“ i miei frutti qui cadono, non son raccolti da nessuno….maturano, marciscono… che utilità ho? Su questo prato tosato son solo sterile vanità!
Hai proprio ragione… non ti senti considerato, protetto.
Il tuo cuore non sopporta lo spasimo per l’incuria che sovrasta l’uomo moderno che vuole vuole senza faticare…aspetta e spera e gira e rigira su un’altalena di parole ipocrite vuote e fallaci.
– Non vedo salvezza davvero e nemmeno il mio amico-ulivo ne vede.
In silenzio rifletto, mi guardo intorno perplessa, quasi disperata.
Ha ragione il mio amico-Ulivo, no! non vedo scampo per questa umanità allo sbando…impera convulsa l’ignoranza dell’Amore, delle coscienze, della dignità, dell’onestà.
Dio dei cieli se davvero ci sei, solo Tu puoi salvarci o annientarci per lo sfacelo che abbiamo arrecato a questa terra voluta da te con Amore…
Ci vorrebbe, mio Dio, una rivoluzione per un AMORE nuovo che sia vero Amore e non vanità!