INSEGNANTI D’ALTRI TEMPI…LA SIGNORINA FRANCA

 

DA GOOGLE IMMAGINI

 

 PRIMO GIORNO DI SCUOLA…LA SIGNORINA FRANCA

Ho ritrovato, in un mercatino delle pulci, stralci di alcuni quaderni di una maestra di scuola elementare… sono, in effetti, appunti didattici che, quest’insegnante degli anni ’50, preparava giornalmente per le sue lezioni. Tutto è scritto con metodo e un ordine ineccepibile. Mi sono immersa in questa lettura che mi ha riportato indietro nel tempo quando…al mio primo giorno di scuola, prima elementare, presi zero spaccato e per me fu una gioia!

Lo so che non mi crederete, ma vi confesso che fui davvero felice quel giorno…vi  racconto come andò.

La maestra, che vedevo per la prima volta, mi si era avvicinata, aveva guardato i miei ghirigori sul quaderno che avevo cercato di copiare dalla lavagna, mi aveva sorriso e aveva disegnato un cerchio spaccato nel mezzo, poi sotto aveva  scarabocchiato altri ghirigori e, richiuso il mio quaderno, aveva continuato la supervisione tra i banchi delle mie compagne.

Ricordo ancora con affetto quel primo sorriso sul volto della maestra e il suo nome e cognome e quanto amai quella bontà, la sua pazienza e prima di tutto la sua disinteressata, amabile disponibilità.

Quando giunta a casa quel giorno, con orgoglio, mostrai il quaderno con i ghirigori della maestra e, seppi che era il voto più disdicevole che avessi potuto prendere, ci rimasi male…tanto male ma, con negli occhi e nel cuore quel sorriso, volli cominciare subito ad esercitarmi tra aste e bastoncini per recuperare ed essere alla pari delle mie compagne.

“La maestra, aggiunse mamma, ha scritto che mi vuole parlare. Verrò domani a scuola. Purtroppo, hai cominciato la scuola in ritardo e sei rimasta indietro…”

L’indomani la mamma venne. Parlarono tra loro e nello stesso giorno, nel primo pomeriggio, mamma mi accompagnò a casa della maestra…la signorina Franca M.

Frequentai la casa della maestra per un periodo (con me c’erano altre compagne) e in breve tempo recuperai e così, purtroppo, le mie visite giornaliere a casa sua finirono. Mi dispiacque non continuare quel contatto dopo la scuola, però ricordo che m’impegnai sempre tanto per essere all’altezza delle sue attese.

La forza, la voglia, la passione per la scrittura e i libri me l’hanno trasmesso il suo affetto e la sua nobile dedizione.

Se chiudo gli occhi, ancora adesso rivedo quel volto sorridente, risento la sua voce che mi correggeva incoraggiandomi con quel fare dolce, pacato che inondava il mio piccolo cuore…grazie signorina Franca!    ( per quell’impegno nulla chiese la maestra dall’amabile sorriso )  mgp

 

Pubblicato da Maria Grazia Presicce

Maria grazia Presicce vive a Lecce. Artista e autrice di libri di Narrativa per l’infanzia adottati nelle scuole. Scrive su diversi quotidiani e riviste locali. Si occupa di tradizione e ricerca sul territorio. E’ socia della Fondazione Terra D’Otranto che si occupa di Cultura Arte e Tradizioni in terra d’Otranto e nel Salento. ( www.Fondazioneterradotranto.it) Ha pubblicato una ricerca svolta all’interno dell’IBAM ( Istituto per i beni archeologici e monumentali) di Lecce del CNR (Consiglio Nazionale delle ricerche ) : “ L’arte della tessitura Nel Salento l’industria tessile casalinga tra memoria, conservazione e valorizzazione ” di Antonio Monte e Maria Grazia Presicce, CRACE edizioni. Ultima pubblicazione " CCE SSI MANGIA CRAI A DONNAMENGA" EDITRICE MILELLA, LECCE. Il racconto è ambientato a Donna Menga una masseria fortificata dell’Arneo importante territorio salentino dal punto di vista ambientale e luogo di vita contadina ricca di esperienze e valori sociali del ‘900.

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