IL BAMBINO CADUTO DALLA LUNA

 

 

C’era una volta …questa però, è una favola vera accaduta in un paese lontano lontano …l’Etiopia.

C’è, in questi luoghi distanti, un’atmosfera irreale e quasi magica tuffata tra i colori rosso vivo della terra e nel verde acquerellato dei prati che contrasta e si fonde al colorito scuro della pelle della gente che l’abita. Vivono le famiglie in semplici dimore di fango e paglia, tra pareti affumicate, zanzare e altri animali… eppure, tra tanta miseria, i bimbi son sorridenti e sempre festosi e i loro occhi smaltati ti fissano e parlano senza parole e quegli sguardi ti restano per sempre nel cuore.
Tanto tempo fa, su un brandello di questo suolo magnifico, è sorta, grazie all’amore e alla misericordia di tanti, una Missione per curare mamme e bambini dai tanti problemi di salute e povertà che li affliggono.

E’, questo cantuccio di misericordia, un’oasi di umanità, di spazio dell’anima, d’impegno e carità e la sua armonia si diffonde nell’aria sin dal mattino, quando la luce dell’alba si leva e penetra insieme al canto celestiale delle suore spargendosi in preghiera al Dio di tutti sulla terra intorno e oltre…

Una notte, nella tranquilla Casa della Missione immersa nell’oscurità lattiginosa di una luna paciosa in un giardino di stelle, la voce di una suora chiama… 

– Dottoressa dottoressa  Gianna… venite! C’è fuori qualcuno … Forse una donna che deve partorire.

A chiamare è suor Angela; ha avvertito degli scalpiccii nel cortile…poi sussurri… invocazioni d’aiuto…

La dottoressa  si era assopita da poco, era stata una giornata intensa quel giorno.

– Indossa lampada frontale! – Raccomanda la suora – così ti vedranno.

Si leva subito Gianna, allaccia sul capo il caschetto luminoso ed esce nell’aria cheta della notte in un’atmosfera fiabesca …Le piovono addosso bagliori dalla lievitante luna che pare sorriderle e incoraggiarla tra i lumicini stellati…son così grandi che puoi quasi toccarli…..ma non c’è tempo per mirare il creato…più della luminosità della luna e le stelle, in questi frangenti è vitale, per chi nel buio ha bisogno di conforto, quel  bagliore che lei ha sul capo e che, come la stella cometa a Natale, indica la via a chi ha bisogno di aiuto.

Avanza accorta Gianna, lievi bisbigli e rumori l’avvertono che c’è qualcuno di là sullo stradone…- Dottoressa l’ho trovata…da questa parte! – bisbiglia la suora – E’ una donna… ha appena partorito…

S’avvicina Gianna…A terra su una lettiga di foglie e di canne giace una giovane donna. Nelle mani, posate sul ventre, raccoglie e accoglie la sua creatura appena nata e ancora legata al cordone materno.

Tace la madre sfinita, sono i suoi occhi a implorare! La dottoressa, aiutata dalla suora, taglia il cordone, lo lega… col bimbo tra le mani sotto la luna splendente lo solleva poi nel chiarore benedicente…

E’ un bel maschietto anche se ancora sporco di liquido e sangue…però… che strano! – riflette la dottoressa nel buio – il suo corpicino, su un fianco, ha qualcosa che non va…è ruvido…duro…

C’è silenzio ora intorno, chi lì ha condotto la donna è celato e, nell’ombra, attende. Tace tranquillo, sa che madre e bimbo sono in buone mani.

Riaccende la sua luce Gianna  e osserva il corpicino del bimbo…il cuore e il volto le si rasserenano…spiegato l’arcano! Il neonato è soltanto impiastricciato di granelli di terra rossa che, seccandosi, hanno reso la sua pelle grinzosa e indurita. Sorride la dottoressa alla luna e alle stelle e, col bimbo tra le braccia, avanza tranquilla verso la casa…

Sicuramente nello scombussolio del viaggio, correndo sul sentiero polveroso per salvare madre e figlio, il neonato, appena partorito, è cascato dall’improvvisata lettiga nella terra rossa e si è semplicemente imbrattato!

Niente di grave però, grazie al cielo!…il piccolo è sano come un pesce, ha solo bisogno di un bel bagnetto!

Nell’infermeria Gianna amorosamente lo cura, lo lava, lo veste…

Di là, in un’altra stanzetta, suor Angela, intanto, ha assistito e messo a letto la madre che, dopo tanto subbuglio, ha bisogno di riposo ma… per quanto la suora la tranquillizzi, la donna non si dà pace…sussurra, implora, reclama il suo bimbo. S’acquieta solo quando la dottoressa le pone sul petto la sua creatura… Brillano allora d’improvviso i suoi occhi e un sorriso le s’allarga sul viso  mentre quieta, con amore lo stringe.

D’istinto poi, quando al seno l’accosta, lacrime colano mentre guarda, con occhi splendenti, le sue benefattrici … è il suo GRAZIE! che, dolcemente, penetra il cuore di Giulia e della suorina.

Si guardano le benefattrici, sorridono …ancora una volta una vita, anzi due vite son salve!

E’ questa la forza e l’amore della Missione… aiutare e salvare!

Torna al suo letto anche Gianna e dalla finestrella guarda la grande luna che da lassù pare sorriderle e ringraziare anche lei.

Il pericolo è passato…buona notte immensa candida luna!  Il bimbo giunto nel tuo bagliore tra miriadi di luccichii, riposa ora tranquillo tra le braccia della sua mamma.

Domani sarà un nuovo giorno anche per lui!

Maria Grazia Presicce

 

 

 

Pubblicato da Maria Grazia Presicce

Maria grazia Presicce vive a Lecce. Artista e autrice di libri di Narrativa per l’infanzia adottati nelle scuole. Scrive su diversi quotidiani e riviste locali. Si occupa di tradizione e ricerca sul territorio. E’ socia della Fondazione Terra D’Otranto che si occupa di Cultura Arte e Tradizioni in terra d’Otranto e nel Salento. ( www.Fondazioneterradotranto.it) Ha pubblicato una ricerca svolta all’interno dell’IBAM ( Istituto per i beni archeologici e monumentali) di Lecce del CNR (Consiglio Nazionale delle ricerche ) : “ L’arte della tessitura Nel Salento l’industria tessile casalinga tra memoria, conservazione e valorizzazione ” di Antonio Monte e Maria Grazia Presicce, CRACE edizioni. Ultima pubblicazione " CCE SSI MANGIA CRAI A DONNAMENGA" EDITRICE MILELLA, LECCE. Il racconto è ambientato a Donna Menga una masseria fortificata dell’Arneo importante territorio salentino dal punto di vista ambientale e luogo di vita contadina ricca di esperienze e valori sociali del ‘900.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.